Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi. (Italo Calvino)
lunedì 17 settembre 2012
La città di vetro
Una
città liquida che scivola lungo piani invisibili, rispondendo alla vibrazione
dei segni. Il video di Yaron Steinberg mostra una sequenza di titoli cinematografici creata
per un progetto di studio della Bezalel Academy of Arts and Design di
Gerusalemme. Steinberg sperimenta un accordo musicale tra animazione
tipografica e movimenti architettonici. Immaginando una città disponibile alla
trasformazione attraverso l’adesione a flussi immateriali e simbolici. Sulle
tracce della City of glass di Paul
Auster, primo movimento della Trilogia di New York: un occhio attraversa la città nel tentativo disperato di connettere i
frammenti dell’esistenza urbana, per creare il dizionario di una lingua nella
quale le parole coincidano nuovamente con le cose. Gli itinerari determinati
dagli oggetti/segni producono una mappa incongrua della città, che confonde le
identità e apre alla conoscenza vertiginosa di dimensioni ignote.
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