Il
progetto Contemporary Times, a Roma, ha mostrato, seppure in modo episodico,
una possibilità per l’arte di collocarsi all’interno dei flussi urbani. Ha indicato la prospettiva di arricchire attraverso tracce
culturali gli snodi delle articolazioni produttive, gli interstizi di tempo e
di spazio che si aprono dentro i grandi
movimenti di merci, informazioni, individui, segni.
Sfruttando
l’eccezionalità della sua architettura la metropolitana
di Mosca si apre frequentemente a eventi e incontri culturali. Dal 1 giugno
2007 attraverso la rete metropolitana moscovita circola Akbarel, un convoglio trasformato
in una galleria d’arte in movimento,
e da poco istituito come spazio espositivo permanente. Espone opere di artisti
del XVIII, XIX e XX secolo, percorrendo ininterrottamente una rete attraversata
ogni giorno da una media di 6,6 milioni di persone: vera e propria città
sotterranea, specchio e inconscio della
città emersa.
Anche
New York indaga attraverso la
pratica artistica il proprio inconscio urbanistico: The underground: notes è un
progetto di produzione cinematografica
indipendente che assume la metropolitana come set e insieme come serbatoio
di significati. In fuga dalle inerzie economiche e progettuali del mainstream un
collettivo di registi e attori trentenni ha deciso di lavorare su produzioni a basso costo e a elevata agilità realizzativa, secondo programmi di lavorazione
serrati e vincolati da scadenze rigorose. Ogni due settimane una storia, pensata e girata dentro la
precarietà e la frenesia dei ritmi urbani. Ricavando intervalli di senso nel flusso anonimo della subway, infrastruttura
che pompa linfa umana nelle vene della città, ma anche luogo di residui,
scarti, smarrimenti, alienazioni. “Per ora siamo concentrati sulla produzione”
dice uno dei componenti del gruppo, “ma vorremmo creare un network internazionale con gruppi simili al nostro nelle principali
città del mondo.” Un’operazione che permetterebbe di tracciare una cartografia sotterranea delle città, costruita catturando frammenti di esistenza altrimenti assorbiti dall’informe del magma urbano.
Nessun commento:
Posta un commento