mercoledì 6 febbraio 2013

Le persone, forse


“Iot” (Internet of Things) è la quattordicesima voce del Dizionario controfattuale dell’innovazione di Matteo Pelliti. Un glossario incongruo fatto di indagini storico-etimologiche che aprono varchi nella stolida compattezza delle parole d’ordine della modernità. Un antidoto ai tic gergali e alle coazioni al nuovo, da somministrare, parafrasando Montale, agli “innovatori che non si voltano”. Uno stupidario puntuale come il mercoledí, tutti i mercoledí, in collaborazione con Il Bureau.


La nostra azienda crede fortemente negli sviluppi dell’Internet of Things, nell’interazione sempre maggiore tra urbanità, device, sensori, RFID e smartphone come nodi intelligenti di un nuovo modo di abitare il reale tutto. “Abilitante”, ecco il participio presente che ammanta ogni tecnologia propria della “Internet delle cose”. Ad esempio, abbiamo sviluppato un’applicazione chiamata Communication LifeDetector (CO.L.D) che fa comunicare i cartoni, che gli homeless adoperano per ricoverarsi la notte agli angoli delle strade, con i loro smartphone, in modo tale che se la temperatura del cartone scende sotto lo zero il telefono inizia a vibrare – come se avesse freddo e sveglia il senzatetto, evitandogli di morire congelato. Questa è città intelligente! L’investimento per infilare i sensori dentro i cartoni, in modo da mappare tutti i cartoni usati dagli homeless nella metropoli, è stato consistente, diverse centinaia di migliaia di euro. Il progetto è nato parallelamente al precedente “Homeless Hotspots”, un nostro successo diventato famoso per le antenne ambulanti , apparecchi 4g-to-wifi affidate ad alcuni senzatetto in giro per la città. Nel campo della domotica, invece, abbiamo sviluppato un’applicazione, On Display Olfactive Reaction (OD.O.Re), che imposta automaticamente il tempo e tutti i settaggi di lavaggio in lavatrice di un capo d’abbigliamento quando questo è troppo sporco. Infine, nel campo del commercio, si è sviluppata un’app, Cybernetic Nfc Information Comparison (Cy.N.I.Co) che permette, inquadrando un oggetto con la fotocamera del telefono, di confrontare il prezzo del prodotto presente in un punto vendita con tutti i prodotti identici e a minor prezzo presenti nei negozi concorrenti nel raggio di 2,5 chilometri, di sapere se è stato manufatto da operai minorenni thailandesi, e quale sia la probabilità che il prodotto divenga obsoleto e perda l’85% del suo valore nel lasso di tempo di tre mesi. La nostra azienda si pone come leader europea nella Cem (Customer Experience Management) e il nostro mercato saranno i miliardi di apparati diversi device a persona connessi alla rete da qui ai prossimi dieci anni. Le città saranno sempre piú intelligenti nella IoT. Le persone, forse.

Soltanto una delle “innovazioni” annunciate nel testo è già stata realizzata. Quale?



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